Al via la XXIV campagna di scavo della EEHAR-CSIC

Dal 14 giugno, l’ente di ricerca spagnolo riprenderà le investigazioni nell’area della basilica forense.

Si aprirà il 14 giugno, l’annuale campagna di scavi della Escuela Espanola de Historia y Arqueología en Roma-CSIC nel Parco Archeologico Culturale di Tuscolo che per quattro settimane, vedrà i ricercatori spagnoli nuovamente impegnati nell’area forense.

Obiettivo principale delle attività di scavo di quest’anno infatti, il completamento delle ricerche riprese a partire dal 2019 nel settore meridionale del Foro di Tusculum. Gli scavi si concentreranno in particolare nell’area della basilica e dell’anteriore edificio porticato su cui si imposta, allo scopo di definire con precisione la cronologia ed evoluzione urbanistica di questa zona della città antica. É inoltre previsto un ampliamento dell’area di scavo verso Est, che auspicabilmente consentirà di proseguire nel recupero dell’antica pavimentazione in lastre della basilica e nell’acquisizione di nuovi dati utili a comprendere la relazione esistente con l’adiacente edificio su podio, noto come Tempio/Curia. Si prevede infine il completamento dello scavo dell’ambiente medievale semi-sotterraneo individuato a Nord della basilica, interpretato in via preliminare come spazio legato all’attività di macellazione del bestiame.

Anche quest’anno sei giovani laureandi e neolaureati italiani avranno l’occasione di partecipare alla campagna di scavo grazie alle borse di studio finanziate dalla Comunità Montana dei castelli Romani e Prenestini e dedicate alla memoria di Xavier Dupré.

Numerosi saranno anche gli studenti Erasmus spagnoli che prenderanno parte alla campagna archeologica, grazie a specifici accordi di collaborazione esistenti fra il CSIC e l’Universidad Complutense de Madrid, l’Universidad Autónoma de Madrid e l’Universidad de Navarra. In linea con l’impostazione interdisciplinare che caratterizza il Progetto Tusculum, è prevista inoltre la collaborazione con ricercatori provenienti da varie istituzioni ed enti di ricerca sia spagnoli che italiani.

La campagna di scavo è realizzata in regime di concessione di scavo da parte del Ministero della Cultura (DGABAP n. 928 del 10/07/2020), sotto la supervisione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area Metropolitana di Roma e per la Provincia di Rieti.

Le novità che emergeranno da questi nuovi scavi saranno presentati ai visitatori, come ormai da tradizione, nella giornata di Scavi Aperti prevista per il prossimo 3 luglio.